giovedì 22 marzo 2007

Al padre che ho

E’ per te questo scritto dopo anni di latitanza emotiva che io ho avuto nei miei confronti, sempre presa da mille altre cose per non soffermarmi a pensare, a te, a mio padre che se ne è andato quando io non avevo ancora un’età, un padre che è tornato e sparito, un padre che si scriveva tale ma che non lo era, perché una figura paterna non può volere risolvere i tuoi “problemi” tramite lettera….

Un padre che se ne è andato da prima fisicamente e geograficamente e poi… un non padre.

Ho attraversato momenti di difficoltà, momenti che ho anche adesso, momenti che hanno cambiato radicalmente il rapporto che io ho con il genere maschile, istanti di vita non vissuta…per paura che qualcun altro se ne andasse…

E chi dice il contrario è falso con se stesso, certe decisioni cambiano la vita, anche se non sono tue disposizioni, e fanno presto a dire che si va avanti, certo, ma solo perché indietro non si può….

Il piccolo principe




In quel momento apparve la volpe."Buon giorno", disse la volpe."Buon giorno", rispose gentilmente il piccolo principe, voltandosi: ma non vide nessuno."Sono qui", disse la voce, "sotto al melo….""Chi sei?" domandò il piccolo principe, " sei molto carino…""Sono la volpe", disse la volpe." Vieni a giocare con me", disse la volpe, "non sono addomesticata"."Ah! scusa ", fece il piccolo principe.Ma dopo un momento di riflessione soggiunse:" Che cosa vuol dire addomesticare?"" Non sei di queste parti, tu", disse la volpe" che cosa cerchi?"" Cerco gli uomini", disse il piccolo principe." Che cosa vuol dire addomesticare?"" Gli uomini" disse la volpe" hanno dei fucili e cacciano. E' molto noioso!Allevano anche delle galline. E' il loro solo interesse. Tu cerchi le galline?""No", disse il piccolo principe. " Cerco degli amici. Che cosa vuol dire addomesticare?"" E' una cosa da molto dimenticata. Vuol dire creare dei legami…"" Creare dei legami?"" Certo", disse la volpe. " Tu, fino ad ora per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me. Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi. Ma.se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno uno dell'altro. Tu sarai per me unico al mondo, e io sarò per te unica al mondo."" Comincio a capire", disse il piccolo principe. " C'è un fiore…. Credo che mi abbia addomesticato…" "E' possibile", disse la volpe "capita di tutto sulla terra…""Oh! Non è sulla terra", disse il piccolo principe.La volpe sembrò perplessa:" Su un altro pianeta?"" Sì"" Ci sono dei cacciatori su questo pianeta?"" No"" Questo mi interessa! E delle galline?"" No"" Non c'è niente di perfetto", sospirò la volpe.Ma la volpe ritornò alla sua idea:" La mia vita è monotona. Io do la caccia alle galline, e gli uomini danno la caccia a me .Tutte le galline si assomigliano, e tutti gli uomini si assomigliano. E io mi annoio per ciò. Ma se tu mi addomestichi la mia vita, sarà come illuminata. Conoscerò il rumore di passi che sarà diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi faranno nascondere sotto terra. Il tuo, mi farà uscire dalla tana, come una musica. E poi, guarda! Vedi, laggiù in fondo, dei campi di grano? Io non mangio il pane e il grano, per me è inutile. I campi di grano non mi ricordano nulla. E questo è triste! Ma tu hai dei capelli color d'oro. Allora sarà meraviglioso quando mi avrai addomesticato. Il grano, che è dorato, mi farà pensare a te. E amerò il rumore del vento nel grano…" La volpe tacque e guardò a lungo il piccolo principe:" Per favore …..addomesticami", disse." Volentieri", rispose il piccolo principe, " ma non ho molto tempo, però.Ho da scoprire degli amici e da conoscere molte cose"." Non si conoscono che le cose che si addomesticano", disse la volpe." gli uomini non hanno più tempo per conoscere nulla. Comprano dai mercanti le cose già fatte. Ma siccome non esistono mercanti di amici, gli uomini non hanno più amici. Se tu vuoi un amico addomesticami!"" Che bisogna fare?" domandò il piccolo principe." Bisogna essere molto pazienti", rispose la volpe." In principio tu ti sederai un po' lontano da me, così, nell'erba. Io ti guarderò con la coda dell'occhio e tu non dirai nulla. Le parole sono una fonte di malintesi. Ma ogni giorno tu potrai sederti un po' più vicino…." Il piccolo principe ritornò l'indomani." Sarebbe stato meglio ritornare alla stessa ora", disse la volpe." Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi, alle quattro, dalle tre io comincerò ad essere felice. Col passare dell'ora aumenterà la mia felicità.Quando saranno le quattro, incomincerò ad agitarmi e ad inquietarmi; scoprirò il prezzo della felicità! Ma se tu vieni non si sa quando, io non saprò mai a che ora prepararmi il cuore… Ci vogliono i riti"." Che cos'è un rito?" disse il piccolo principe." Anche questa è una cosa da tempo dimenticata", disse la volpe." E' quello che fa un giorno diverso dagli altri giorni, un'ora dalle altre ore. C'è un rito, per esempio, presso i miei cacciatori. Il giovedì ballano con le ragazze del villaggio. Allora il giovedì è un giorno meraviglioso! Io mi spingo sino alla vigna. Se i cacciatori ballassero in un giorno qualsiasi i giorni si assomiglierebbero tutti, e non avrei mai vacanza".Così il piccolo principe addomesticò la volpe.E quando l'ora della partenza fu vicina:"Ah!" disse la volpe, "…Piangerò"." La colpa è tua", disse il piccolo principe, "Io, non ti volevo far del male, ma tu hai voluto che ti addomesticassi…"" E' vero", disse la volpe." Ma piangerai!" disse il piccolo principe. " E' certo", disse la volpe." Ma allora che ci guadagni?"" Ci guadagno", disse la volpe, " il colore del grano".soggiunse:" Va a rivedere le rose. Capirai che la tua è unica al mondo"."Quando ritornerai a dirmi addio ti regalerò un segreto".Il piccolo principe se ne andò a rivedere le rose."Voi non siete per niente simili alla mia rosa, voi non siete ancora niente" , disse." Nessuno vi ha addomesticato e voi non avete addomesticato nessuno. Voi siete come era la mia volpe. Non era che una volpe uguale a centomila altre.Ma ne ho fatto il mio amico e ne ho fatto per me unica al mondo".E le rose erano a disagio." Voi siete belle, ma siete vuote", disse ancora. " Non si può morire per voi. Certamente, un qualsiasi passante crederebbe che la mia rosa vi rassomigli, ma lei, lei sola, è più importante di tutte voi, perché è lei che ho innaffiata. Perché è lei che ho messa sotto la campana di vetro, Perché è lei che ho riparato col paravento. Perché su di lei ho ucciso i bruchi (salvo due o tre per le farfalle). Perché è lei che ho ascoltato lamentarsi o vantarsi, o anche qualche volta tacere. Perché è la mia rosa" E ritornò dalla volpe." Addio", disse."Addio", disse la volpe. "Ecco il mio segreto. E' molto semplice: non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi"." L'essenziale è invisibile agli occhi", ripeté il piccolo principe, per ricordarselo." E' il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante"."E' il tempo che ho perduto per la mia rosa…" sussurrò il piccolo principe per ricordarselo." Gli uomini hanno dimenticato questa verità. Ma tu non la devi dimenticare.Tu diventi responsabile per sempre di quello che hai addomesticato. Tu sei responsabile della tua rosa…" " Io sono responsabile della mia rosa…." Ripetè il piccolo principe per ricordarselo.




Antoine de Saint-Exupery

Ho voglia di Te


Per tutto quello che ho immaginato, sognato, desiderato.
Ho voglia di te
Per quello che so e ancora di più per quello che non so.
Ho voglia di te, di tutto di te,
dei tuoi errori, dei tuoi successi, dei tuoi sbagli,
dei tuoi dolori, delle tue semplici incertezze,
dei pensieri che hai avuto,
e di quelli che spero hai dimenticato,
dei pensieri che ancora non hai.
Ho così voglia di te che nulla mi basta….

Raccontami di te


Di quando per attirare la mia attenzione mi mandi sms assurdi
Di quando sparisci per lo stesso motivo

Raccontami di te

Di quanto ti fa male la vita
E di quanta vita ti serve per farti male

Raccontami di te, anche se non è facile parlare, fallo con il pensiero, perché a volte si vorrebbe l’illusione che qualcuno guardandoci capisse, dimmi cosa vuoi e perché mi cerchi, perché se mi allontano mi segui, perché le lacrime per te non sono mai abbastanza, dimmi se il cielo è azzurro per dare uno sfondo migliore alla nostra vita, parlami di quello che ami e di quello che odi, sceglimi per raccontarmi dei tuoi casini, quelli che mai risolveremo ma almeno divideremo, quelli che ci impediranno di stare l’uno accanto all’altra ma che non ci divideranno mai.

E passerà ancora tempo, e ancora soli senza noi, perché sappiamo ridere solo insieme e per il resto è vita comune.

La tua voce


E i miei sensi che si accendono
La tua bocca
La voglia che sale,
di te di quello che sei,
delle tue parole sconnesse dal piacere
dal calore dell’anima e della pelle
il profumo che cambia in ogni parte del tuo corpo
e assaporo il senso che mi dai,
ad occhi chiusi.

Vestito di Luna


La mano tua potrebbe contenere l’anima mia
I tuoi occhi accelerare il mio cuore
Le tue parole provocare speranza;
ma la mia memoria…
sa che errore sarebbe ripercorrere le tue orme sulla sabbia,
quasi totalmente cancellate dal mare salato,
aspro come il succo di limone che si è infiltrato
doloroso tra le mie ferite non ancora rimarginate
la mia mente percorre il passato e ti ama per quello che sei stato
la mia mente vive il presente e di te non sa più niente
la mia mente avrà futuro … e tu?

Io


Consentitemi di essere esplicita sin dall'inizio. Non credo che vi piacerò. Le signore proveranno invidia e i signori disgusto. Non vi piacerò affatto. Non vi piacerò ora e vi piacerò ancor meno in seguito. Signori un avvertimento. Io sono pronta a tutto in ogni momento e se merito o demerito questa ora è difficile da dire. Tuttavia è certo che sono una libertina sotto forma cartacea, ciò vuole dire solo una cosa, io scrivo tutto quello che mi passa per la mente, le mani, il corpo, come un lampo sull'acqua. Continuerò a spassarmela e a provare ardenti passioni. Non voletemene. Vi arrecherebbe afflizione. E traete le vostre conclusioni alla distanza a cui vi terreste se stessi per mettere la lingua sotto le vostre vesti. Signore non disperate. Sono pronta a tutto si. Lo stesso avvertimento vale anche per voi. Placate le vostre squallide erezioni perchè quando avrete un amplesso vedrò di cosa sarete capaci. Allora saprò se sarete venuti meno alle mie aspettative.